A volte accade…

Accade, a volte, che gli artisti compiano strani percorsi. Accade per esempio che un artista rivelazione dell’anno nel 1994 festeggi in un modo alquanto singolare un decennio sulle scene mondiali.
Accade che dopo un’educazione hippy e vagamente di sinistra, dopo gli esordi entusiasmanti, dopo essere diventato un’icona quasi rivoluzionaria, egli sforni l’anno passato un album che schizza alle vette delle classifiche di vendita (e di gradimento, che non sempre è lo stesso) di tutto il mondo. L’album era Diamonds on the inside, un cd in cui Ben Harper rendeva omaggio a tutti i suoi maestri, che si chiamassero Marley, Dylan, Johnson, Cobain o altro.
E allora nel 2004 Ben Harper cosa fa? Bissa la formula dell’anno passato oppure ritorna radicalmente alle sue origini? No. Ritorna ancora più indietro e si ritrova, inaspettatamente più avanti di molti altri.
Incontra quasi per caso fortuito tre giganti del Gospel, i celeberrimi Blind Boys of Alabama, 3 ragazzi neri ciechi vicini all’ottantina; decide di collaborare con loro per uno, due brani del loro prossimo cd; poi in seguito all’intesa trovata, si fermano in sala d’incisione e in meno di una settimana realizzano un intero cd, There will be a light. Il quale oltre ad essere un disco bello e intenso, è in cima alle classifiche.
A volte accadono ancora cose strane… e menomale che accadono!