Le domande, la domanda

Una canzone e il mistero della vita e della morte.
Nick Cave e Girl in Amber

Perché scrivi? Sappiamo quali sono i cantanti che ami di più, ma quali sono i tuoi chitarristi preferiti? Cos’è la timidezza? Quale potrebbe essere la lista dei 10 pezzi musicali che preferisci?

Sono alcune delle ottantacinque domande ad oggi riportate sul blog THE RED HAND FILES , curato personalmente dal cantautore Nick Cave. È dal settembre 2018 che l’artista australiano risponde alle domande dei suoi fans, da lui selezionate e pubblicate sul blog. Così da un anno e mezzo Cave risponde alle domande più disparate, sui temi più vari, la maggior parte su questioni personali che Cave decide di dischiudere ed offrire a tutti, altre su dei particolari della vita artistica, altre semplici curiosità.

L’artista, non così popolare dalle nostre parti, noto a chi lo ascolta per le intense canzoni, la voce baritonale e profonda come i suoi testi, merita di essere conosciuto, specialmente se ai primi ascolti suscita qualcosa. Potreste cominciare da una delle sue canzoni più note, Into My Arms, tratta dall’album The Boatman’s Call (1997), una love ballad definita da lui stesso “una delle canzoni che sono più fiero di aver scritto”. La pagina Wikipedia (in inglese più completa che in italiano) può darvi una rapida idea della sua carriera.

Sì, perché non è questo il momento né il luogo di approfondire la conoscenza con l’artista. Il motivo che mi ha spinto a scriverne oggi è proprio il suo blog. Sul mio blog. Blog to blog.

A volte gli interventi riportati – che provengono da ogni parte del mondo – non sono domande, ma vere e proprie lettere, come quella riguardante proprio la canzone citata sopra, Into My Arms , contenuta in una puntata del giugno 2019 . Testimonianza di una fan di nome Els, da una cittadina del Belgio, è una lettera che racconta il profondo legame con quella canzone, che ha accompagnato due momenti drammatici della vita di chi scrive. La risposta dell’artista è un semplice, commosso “grazie”.

Nel caso invece che mi ha mosso, qualche giorno fa, le domande sono ben quattro, e la risposta è lunga ed articolata. Quello che non si può tacere della biografia di Nick Cave è che oltre a due figli da un primo matrimonio, l’artista ha avuto due gemelli dalla seconda moglie Susie, ed uno dei due, Arthur, è morto cadendo da una scogliera nel luglio 2015. L’ultimo post reperibile sul suo blog è dedicato proprio a questo fatto, al dolore da esso generato e ad una canzone misteriosamente legata a questo fatto.

Il mio lavoro stavolta finisce qui. Volevo solo introdurvi alla lettura di questo contributo, disponibile naturalmente in inglese sul blog, ma che ho voluto tradurre e proporvi qui.

Ah, ascoltate la canzone in questione, prima o dopo aver letto, o tutt’e due: scegliete voi.

Chi è la ragazza nell’ambra?
KEVIN, BARKING, UK

‘Girl in Amber’ riguarda il tuo dolore, giusto? So che Skeleton Tree fu scritto molto prima, ma non potevo fare altro che immaginare.
KEVIN, BARKING, UK

Per cortesia, dicci qualcosa
su ‘Girl in Amber’.
SOMEBODY, VALID COUNTRY

‘Girl in Amber’ mi porta alle lacrime e non ho idea del motivo. Quale è la storia dietro questa canzone?
SAMANTHA, NIEUWEGEIN, HOLLAND

Voglio solo esprimere la mia gratitudine per ‘Girl in Amber’. Non ho mai sentito niente che esprimesse i miei sentimenti riguardo alla morte di mia figlia, ma questa canzone in qualche modo lo fa. Ha avuto su di me un effetto catartico e necessario del quale sono grata.
LIZ, SUNSHINE COAST, AUSTRALIA

Cari Joscha, Kevin, Somebody, Samantha and Liz,

‘Girl in Amber’ è una canzone avvolta intorno ad un mistero. È una canzone che si è formata da sola come proveniente da un sogno e sembra possedere uno speciale, quasi mistico potere.

Nick Cave e Warren Ellis

Tornando indietro al 2014, ero seduto nella cucina di Warren (Ellis, amico e collaboratore di lunga data dell’artista, nota mia) dopo un giorno passato a fare musica nel suo piccolo studio, nel retro della sua casa di Parigi. Sul tavolo c’era un fermacarte (di ambra) con un ragno intrappolato, ed il titolo “La ragazza nell’ambra” si infilò nella mia mente. Ricordo che mi sentii felice, perché raramente i titoli per le canzoni mi vengono donati – quasi sempre il titolo arriva dopo un lungo struggimento con le parole – e questo sembrava essere vivo di significato.

‘THE PAPERWEIGHT’ PHOTOGRAPH BY WARREN ELLIS

Mi fece pensare a persone che conoscevo che erano in uno stato di stallo, bloccate nel passato, ma non era riguardo a nessuno in particolare. Così almeno pensavo.

Ho registrato una versione della canzone quel giorno, improvvisando il testo ripetitivo, quasi un mantra e poi me ne sono dimenticato.

***

Circa un anno dopo, ero in un altro studio a Parigi cercando di concludere Skeleton Tree. Le cose erano cambiate. Mio figlio Arthur era morto alcuni mesi prima e io vivevo in una specie di stato di fuga, sedendo intontito nello studio e ascoltando le canzoni, cercando di dare senso al materiale su cui stavamo lavorando ormai da un anno, e quando ho ascoltato quella versione di ‘Girl in Amber’, rimasi completamente sopraffatto da quello che ascoltai.

Fu improvvisamente e tragicamente chiaro che quella ‘ragazza nell’ambra’ aveva trovato il suo ‘chi’. Il ‘chi’ era Susie, mia moglie – bloccata, come era a quel tempo, nel suo dolore e impossibilitata ad uscirne, rivivendo ogni giorno una canzone che ricorreva senza fine e che cominciava con lo squillo del telefono e finiva con in crollo del suo mondo.

La misteriosa seconda strofa, ossessionata dalla morte, sembrava parlare direttamente a me, ed ho aggiunto la riga “il tuo piccolo ragazzo dagli occhi blu”, ma ho lasciato il resto della strofa così com’era. C’erano un paio di righe nella strofa che avevano poco senso, ma le ho lasciate come erano perché creavano una disarticolazione spezzata al testo, il che si aggiungeva alla sua spinta misteriosa, emozionale. Ho poi aggiunto la frase ‘Don’t touch me’ nella sessione di mixaggio alcuni mesi dopo. Mi suonava vera.

Nel 1998, in una lezione dal titolo The Secret Life of the Love Song (disponibile il testo integrale a QUESTO LINK, nota mia) scrissi riguardo alla strana, seconda lettura che certe canzoni sembrano avere, e certamente c’è un certo numero di canzoni su Skeleton Tree che sembrano parlare del futuro, ma niente in modo così acuto e tragico come‘Girl in Amber’.

‘Girl in Amber’ sembrava avere una sconcertante chiaroveggenza, una segreta intelligenza – la canzone era già in profondo lutto prima ancora che succedesse la tragedia.

Quando cantavo ‘Girl in Amber’ durante lo Skeleton Tree tour, era proprio come cantare dentro il terribile presente – mia moglie ancora intrappolata nell’ambra del suo dolore. Il mese scorso l’ho suonata durante il tour In Conversation. Tre anni sono passati e mi ha colpito, mentre la cantavo da solo al piano, il fatto che stavo parlando al passato, e che Susie si era notevolmente rilassata, almeno in parte, dalla soffocante oscurità che la circondava. C’era un po’ di aria e un po’ di luce fra lei e il mondo. Il tempo aveva fatto il suo lavoro.

Liz, mi piace pensare che ‘Girl in Amber’ ci venne in qualche modo incontro, liberando mia moglie e me dalla paralisi del nostro dolore, come tu suggerisci che ha aiutato te. Vorrei anche aggiungere che è stata la mia esperienza che sebbene siamo tutti, in un modo o nell’altro imprigionati dagli eventi del nostro apparentemente immutabile passato, nel tempo, nel tempo paziente, noi riusciamo a guarire. 

Love, Nick


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