Missing Baggage

Missing Baggage

La vita di chi si muove è una successione ininterrotta di incontri.
Io mi sono sempre mosso con una curiosità vorace
e talvolta pericolosa. Molti mi dicono che mi interesso di troppe cose.
E ogni tanto bisogna anche dormire…

Missing Baggage è il resoconto di tanti incontri.
Il primo, quello con la musica, attraverso mio padre, a cui è dedicato il lavoro.
Poi quello con la chitarra acustica, che ormai più di trent’anni fa aprì una ferita mai rimarginata.
Un suono, un mondo, degli artisti e dei pezzi che via via tentavo di fare miei.
Trent’anni di incontri. Si potrebbero fare dieci dischi come questo. Cominciamo da uno.

I nomi sono Steve Hackett, Pietro Nobile, Ralph Towner, Steve Morse, Michael Hedges. E Walter Muto. Sì, perché nel tempo sono riuscito a rubacchiare dagli artisti amati abbastanza per poter mettere insieme anche alcuni pezzi originali. Comporre forse è una parola esagerata di fronte a Wagner, ma in latino significa proprio questo: mettere insieme.

La musica che c’è dentro questo lavoro è buona. Forse con i tempi che corrono non è immediato per nessuno mettersi ad ascoltare dei brani strumentali.
La sfida è la stessa che ho accettato io: non avere fretta e mettersi di fronte alla musica lasciandole la possibilità di ferirmi.
Voglio ripeterlo: è una sfida. Bisogna imparare ad ascoltare.

Missing Baggage_200In tutti questi anni mi è capitato di fare, comporre, arrangiare e suonare molta musica. Credo che buona parte di quello che ho fatto sia stato di qualità.

La mia prima uscita pubblica a mio nome è un disco acustico di musica strumentale. Credo sia un buon biglietto di andata per un viaggio interessante. Per tutti.

Ascoltate Missing Baggage. Se vi va acquistatelo e diffondetelo. Invitatemi a suonarlo dal vivo e facciamo circolare questa musica che vale la pena di essere ascoltata.

Walter Muto